E’ importante porre attenzione alle verifiche da effettuare prima di iscrivere un atto pregiudizievole.
Spesso ci capita di ricevere in Studio pratiche incomplete, dove mancano alcuni dati o elementi indispensabili, senza i quali occorre ricontrollare tutto l’incartamento e ripresentarsi nuovamente all’ufficio competente.
Ecco di seguito i tre controlli che vi suggerisco di fare per risparmiare tempo e “corse” inutili da un ufficio all’altro:
1. IPOTECHE GIUDIZIARIE: verificate che il titolo abbia formula esecutiva o provvisoria esecutività, oltre al timbro di copia conforme all’originale uso iscrizione.
Cosa succede nel caso in cui fosse assente: il professionista rischia di andare inutilmente all’Agenzia del Territorio di competenza e di essere respinto per l’iscrizione dell’ipoteca; dovrà quindi ritornare in tribunale per inserire la suddetta formula solo trascorso il tempo di non opponibilità (40-60 gg, a seconda della tipologia di atto).
2. VERBALE DI PIGNORAMENTO IMMOBILIARE: controllate sempre che la notifica alle parti, in particolare quando avviene con l’articolo 140 c.p.c. o 143 c.p.c., sia corredata di copia della cartolina di avvenuta notifica.
Cosa succede nel caso in cui fosse assente: se manca la cartolina, non si può trascrivere il pignoramento e può succedere che il soggetto venda o ceda il bene da gravare prima di trascrivere il pignoramento contenente tutti i dati richiesti.
3. DOMANDE GIUDIZIALI: richiedono anch’esse la cartolina di notifica come riportato nel pignoramento (articolo 140 c.p.c. o 143 c.p.c.)
Cosa succede nel caso in cui fosse assente: la trascrizione subisce un ritardo e il bene da gravare potrebbe essere venduto.
Per approfondire l’argomento, scrivete all’indirizzo: ossuzio.paolo@ossuzio.it