Spesso capita di sentir nominare la figura professionale identificata dall’acronimo CTU.
La si identifica genericamente con quella del perito, di un esperto che fornisce un parere su una data questione tecnica.
Chi è il CTU?
Più precisamente, la sigla CTU significa Consulente Tecnico d’Ufficio e il suo ruolo istituzionale è quello di ausiliare del giudice durante una causa.
Il giudice, infatti, sebbene considerato dall’ordinamento come peritus peritorum (cioè esperto fra gli esperti) non può avere conoscenze personali in ogni branca tecnica esistente e non potrebbe dare giudizi di diversa natura con lo stesso grado di approfondimento. Per esempio, allo stesso giudice potrebbe capitare di dover decidere una causa in tema di responsabilità medica, una causa per il risarcimento del danno da crollo di edificio e una causa di usura bancaria. Proprio per coadiuvare il giudice in decisioni così tecniche e così distanti fra loro per diversità di ambiti e di argomenti, la procedura prevede che lo stesso possa farsi affiancare da un esperto scelto fra gli iscritti ad uno speciale albo depositato presso ogni tribunale.
Nel primo caso si tratterà di un medico, nel secondo caso di un architetto o un ingegnere e nel terzo caso di un commercialista. Questi professionisti, terzi ed equidistanti rispetto alle parti, prenderanno visione del fascicolo di causa, effettueranno delle rilevazioni (per esempio, una visita al paziente danneggiato per valutarne i postumi di invalidità, un sopralluogo presso l’immobile caduto in rovina, una valutazione dei saldi di conto corrente, etc.), eventualmente tenteranno di conciliare le parti ed infine redigeranno la loro relazione da consegnare al giudice il quale ne terrà conto ai fini della sua decisione.
Il CTU e il CTP nelle cause immobiliari.
Non è raro che al CTU venga chiesta una indagine circa eventuali abusi edilizi o di ricostruire la storia catastale dell’immobile, o di verificare la catena di trascrizioni immobiliari per accertare l’avvenuta usucapione di un immobile, per esempio.
In questi casi è bene affidarsi a consulenti di parte che svolgano una ricerca approfondita in tutte le anse del sistema immobiliare, dal catasto ai registri comunali e fiscali. Questo consiglio vale non solo per replicare efficacemente alla controparte in sede di contenzioso, ma anche per capire, prima ancora di radicare una causa, dove si troverebbe la ragione se fosse il giudice a decidere.
L’ATP è sicuramente un ottimo strumento, ma la scelta del consulente di parte può giocare un ruolo fondamentale nella riuscita dell’operazione: il CTP deve essere in grado di dialogare con il CTU con cognizione di causa e le informazioni che raccoglie devono essere il più complete possibile per permettere al cliente di avere un quadro verosimile della situazione e non cadere in errori di valutazione o cedere a transazioni svantaggiose.
Per approfondire l’argomento, scrivete all’indirizzo: ossuzio.paolo@ossuzio.it