Donazione immobile al figlio: Un anticipo sull’eredità

La donazione immobile al figlio è una pratica sempre più diffusa tra i genitori che desiderano anticipare parte dell’eredità. Non solo si tratta di un gesto d’amore e di generosità, ma, inoltre, comporta la semplificazione del processo di successione e diminuisce le probabilità che ci siano controversie tra i membri della famiglia. Tuttavia, la donazione non è priva di vincoli e requisiti. Scopriamo come funziona e quali aspetti legali tenere in considerazione.

donazione immobile al figlio

La donazione di casa al figlio è un contratto che deve essere stipulato davanti a un notaio, con la presenza di due testimoni (foto freepik)

Donazione di immobile al figlio: cosa prevede la legge?

La donazione di casa al figlio è un contratto che deve essere stipulato davanti a un notaio, con la presenza di due testimoni. 

Tuttavia, esistono alcune condizioni essenziali per poter effettuare questo tipo di donazione:

  1. Il figlio deve essere maggiorenne;
  2. Non deve essere stato dichiarato inabilitato o interdetto.

Il figlio maggiorenne ha piena capacità giuridica, mentre nel caso di inabilitazione o interdizione, si parla di una limitazione delle capacità. Se il figlio è interdetto, la donazione non può essere effettuata poiché si considera incapace di provvedere ai propri interessi a causa di problemi mentali gravi.

Perché donare una casa al figlio?

La donazione di un immobile ai figli può avere diverse motivazioni. Tra le più comuni troviamo:

  • Evitare complicazioni nella successione: con la donazione, si prevengono eventuali controversie tra gli eredi alla morte del donante;
  • Proteggere il patrimonio: alcuni genitori scelgono la donazione per evitare il rischio di pignoramento dei beni;
  • Ottimizzare la fiscalità: liberarsi di una seconda casa può permettere di evitare tasse, come l’IMU o altre imposte legate al possesso di un immobile.

Aspetti Legali: tutela degli altri eredi

Quando si effettua una donazione immobiliare, è fondamentale assicurarsi che i diritti degli altri eredi legittimi siano tutelati, in conformità con l’Asse ereditario descritto nel nostro articolo con uno schema chiaro. 

La legge italiana stabilisce infatti delle quote di legittima riservate a determinati eredi, come i figli o il coniuge, che non possono essere compromesse. La legittima rappresenta una porzione del patrimonio che spetta di diritto agli eredi e che non può essere esclusa da eventuali donazioni effettuate in vita dal donante.


Ad esempio, se un genitore decide di donare un immobile a un figlio e non a un altro, è possibile che, alla morte del genitore, il figlio escluso si trovi con una quota di eredità ridotta o, addirittura, senza nulla. In questo caso, se la donazione ha violato le sue quote di legittima, egli ha il diritto di impugnare la donazione e richiedere la propria parte.


 

Termini di impugnazione della donazione

Se un erede ritiene che la propria quota sia stata compromessa, può intraprendere azioni legali nei seguenti termini:

  1. Entro 20 anni dalla data della donazione:
    nel caso in cui si voglia contestare l’atto in vita del donante;
  2. Entro 10 anni dalla morte del donante:
    per contestare la donazione e richiedere la quota legittima ereditabile.

Questi termini consentono agli eredi legittimi di difendere i propri diritti e ottenere quanto previsto dalla legge.

Controlli necessari prima della donazione

Prima di procedere con la donazione di un immobile al figlio, è fondamentale effettuare alcune verifiche per evitare problemi futuri. 

Ecco i principali controlli da eseguire:

  • Verifica dei dati catastali : i dati e le planimetrie presenti al catasto devono corrispondere alla situazione reale dell’immobile. In caso di discrepanze, potrebbero sorgere difficoltà legali o fiscali durante la donazione.
  • Verifica della localizzazione dell’immobile : assicurarsi che l’ubicazione sia correttamente registrata è essenziale per garantire la validità dell’atto e prevenire potenziali contestazioni.
  • Destinazione d’uso : è importante verificare che l’immobile sia destinato ad un uso compatibile con quello attuale, evitando così eventuali irregolarità o blocchi nel trasferimento.

Questi controlli sono fondamentali per garantire la validità della donazione e prevenire eventuali problemi futuri. Tuttavia, in alcune circostanze, i documenti richiesti potrebbero non essere facilmente disponibili o potrebbero sorgere dubbi sulla correttezza delle informazioni.

In tali casi, è consigliabile contattare professionisti esperti, come lo Studio Ossuzio, specializzato in pratiche catastali e verifiche immobiliari

Rivolgersi a esperti del settore consente di ricevere supporto nella ricerca e nella regolarizzazione della documentazione necessaria, assicurando che la donazione possa avvenire senza difficoltà.

Donazione immobile al figlio: Diretta e Indiretta

Esistono due modalità per la donazione di una casa ai figli: quella diretta e quella indiretta.

La donazione diretta si verifica quando il genitore, già proprietario dell’immobile, decide di trasferirlo al figlio. 

Questa procedura richiede la stipula di due atti notarili:

  1. Il primo per formalizzare l’acquisizione dell’immobile da parte del figlio;
  2. Il secondo per realizzare il trasferimento ufficiale della proprietà tramite donazione.

La donazione indiretta è spesso preferita per la sua semplicità. 

In questo caso, il genitore acquista un immobile per donarlo direttamente al figlio durante l’atto di compravendita. Questo metodo richiede un solo atto notarile, rendendo la procedura più rapida e meno costosa.

Vantaggi e doveri della donazione immobiliare

Donare un immobile al proprio figlio presenta numerosi vantaggi, come la possibilità di offrire una base solida per il suo futuro e di semplificare le questioni legate all’eredità, riducendo il rischio di conflitti tra gli eredi. Inoltre, questa scelta può essere un’opportunità per migliorare la gestione fiscale del patrimonio e proteggere i beni da eventuali pignoramenti.

È fondamentale controllare i diritti degli altri eredi per evitare contestazioni in futuro e assicurarsi che la donazione rispetti le quote di legittima.

Infine, è importante garantire che tutta la documentazione e le verifiche siano in ordine per facilitare una transazione senza intoppi.


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