Il panorama degli affitti brevi introduce delle nuove regole,e delle strutture extralberghiere in Italia sta subendo importanti trasformazioni con l’approvazione di una nuova riforma. Il 14 dicembre è stata approvata la nuova riforma che avrà un impatto non solo sugli affitti brevi ma anche su altre attività ricettive, inclusi i Bed & Breakfast.
Introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN)
Il fulcro della riforma è rappresentato dall’introduzione del CIN, acronimo di Codice Identificativo Nazionale. Il Ministero del Turismo assegnerà questo codice, richiedendo una presentazione telematica da parte dei locatori o dei gestori delle strutture turistiche.
La presentazione dovrà includere una dichiarazione sostitutiva con dettagli importanti, come i dati catastali dell’unità immobiliare o della struttura.
Tempistica di adeguamento
Gli operatori del settore avranno 60 giorni per adeguarsi dalla data di attivazione della piattaforma del Ministero del Turismo. In alcune regioni, potrebbe essere necessaria la ricodifica del codice identificativo regionale già attribuito.
Un requisito cruciale imposto dalla riforma è l’obbligo per tutte le strutture ricettive di esporre il CIN all’esterno dello stabile e di indicarlo in ogni annuncio pubblicato. Questa normativa si estende anche agli operatori di intermediazione immobiliare e ai gestori di portali telematici, che devono inserire il CIN nelle loro inserzioni.
Sanzioni per la mancata adesione
È importante sottolineare che la mancata adesione all’obbligo di esposizione del CIN può comportare multe significative. Gli Host e i Gestori rischiano sanzioni che vanno da € 800 a € 8000, mentre per i portali telematici, le multe variano da € 500 a € 5000 euro per ogni struttura.
Requisiti di sicurezza aggiuntivi
Oltre all’introduzione del CIN, la riforma introduce nuovi requisiti di sicurezza per tutte le attività di locazione breve e turistica. Le strutture dovranno essere dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio funzionanti, insieme a estintori portatili conformi alla legge, posizionati in modo accessibile e visibile, soprattutto vicino agli ingressi e alle aree a rischio.
Presentazione di una SCIA per attività imprenditoriali
Infine, la riforma impone la presentazione di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) per coloro che conducono attività di locazione turistica a scopo imprenditoriale. Questa segnalazione dovrà essere effettuata presso lo sportello unico per le attività produttive (SUAP) del comune in cui si svolge l’attività, con la SCIA presentata dal legale rappresentante nel caso di attività gestite da una società.
In conclusione, è fondamentale che gli operatori del settore si informino approfonditamente sulle nuove norme per garantire una gestione legale e sicura delle attività di locazione turistica.